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Uno ogni otto? Forse un nuovo comando nella scuola di
plotone? «Sergente Bonzi faccia fare un passo avanti
uno ogni otto. Sí uno ogni otto. A quelli di dietro un
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Carlo Emilio Gadda - Racconto italiano di ignoto del novecento
passo indietro. Va bene, quanti sono?» «Sette» «Va be-
ne. Questi sette vanno dentro, e gli altri restano conse-
gnati fino a nuovo ordine.» E se ne andò senza salutare
mentre il sergente Bonzi dava un attenti pieno d energia.
Noi non abbiamo intenzione di raccontare d tutte le
peripezie e le inchieste che seguirono allo scoppio della
funesta damigiana. Ci limiteremo ai fatti salienti. Bolis
era uno dei sette prigionieri.
Dopo venti minuti Giovannino andò dal tenente e, non
ostante la minaccia dei diciott anni, prese ogni colpa per
sé. Cosí fece quindici e trenta e perdette i galloni di capo-
ral maggiore e ridivenne un semplice alpino. Il vecchio
Molteni «assunse» | il provvedimento resosi ormai impro-
rogabile di portare a quattordici i dieci bicchierini quoti-
diani «perché a questo mondo non si può piú andare avan-
ti. Non si può piú. O viene la rivoluzione, o non so, verrà
giú Gesú Cristo un altra volta. Questi sfruttatori credono
di poterla durare ancora per un pezzo, ma si sbagliano.»
Lo (s)vuotamento e il ripulimento della vasca costaro-
no venti lire. Accaddero poi ventitré giorni filati di sic-
cità e non c era piú acqua per adacquare la cicoria, né
per lavare i lenzuoli. Di questo profittò la Teresa per an-
dare al lavatoio pubblico. Ella ci andava dopo le cinque
perché «c è meno gente.»
(Seguire con Teresa e Tolla).  (Giovannino salva
uscendo di prigione)
In quei giorni il tenente Tolla si sentiva un po sovrec-
citato e decise perciò di rinunciare al caffè. Sicché alle
cinque Angiolino e Carlotta avevano un espresso di me-
no da spremere e da servire perché: «il tenente quello
bello non lo si vede piú.» Si sparsero alcune voci. Nel
rag|gruppamento di case ad oriente del paese si sparse la
voce ch egli, nelle poche ore libere dal servizio, studias-
se accanitamente per prendere la laurea di «avvocato». 
Altri dicevano che era divenuto un po magro e schivava
Letteratura italiana Einaudi 64
Carlo Emilio Gadda - Racconto italiano di ignoto del novecento
la compagnia, perché voleva scrivere un romanzo molto
moderno, «perché è un ragazzo pieno di talento». 
Complicare le cose con eventuali rappresaglie, ecc. per
la damigiana  o diatribe  o lotte.
Inserire i primi tocchi della storia di Maria-Visconte e
di quella di Grifonetto-Lehrer. 
Da contropagina 57 a questo punto scritto il 26 agosto
1924  martedí. 
Nel discorso del tenente Tolla agli alpini si può intro-
durre il solito motivo: «Queste cose dovete farle, ma
non lasciarvi cogliere». Sua tacita approvazione (abbiet-
to rivale?) alla vendetta degli alpini, ma d altra parte sua
paura di essere scoperto con Teresa. 
Continuare con Teresa e Tolla e dare un tono senti-
mentale e poi tragico all idillio. 
Longone, 26 agosto 1924.  CarloEGadda.
Nota Co 31 salvo errore: (27 Agosto 1924  ore 16).
Quando si tratterà del «lavoro italiano» e della «facile
esaltazione» italiana, potrò mettere nel solito modo a
raffronto la «elettrificazione delle ferrovie» (enfasi na-
poletana)  e i sussidî chiesti al governo per questo o per
quello con le reali condutture trifasi.
p.e. (alla buona): «insomma in tre anni, per poco che
i nostri ministri sappiano fare l Italia nostra, che noi ar-
dentemente desideriamo sempre piú grande e piú po-
tente, potrà essere libera dalla servitú economica dello
straniero per ciò che concerne l approvvigionamento
del carbone necessario alle sue industrie, ai suoi traffci,
al suo popolo paziente e laborioso!» Uno scrosciante
applauso accolse il discorso elettrificatore e, all indoma-
ni, molti giornali riprodussero le fattezze del conferen-
ziere. Egli era un po piccolo di statura ma questo dai ri-
tratti non si vedeva. «Il papà è stato chiamato a Roma,
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Carlo Emilio Gadda - Racconto italiano di ignoto del novecento
come membro della Commissione per l elettrificazione.
Ha un lavoro enorme», diceva sua figlia Micaela, «non
ha un minuto | di pace. La settimana ventura dovrà tene-
re una conferenza ad Avellino».
«Eh già, adesso con l elettrificazione delle ferrovie,
comincerà un nuovo periodo storico, si può dire,
nell economia italiana.»
«Ma l Inghilterra a chi venderà il carbone che ora ci
fornisce?»
«Ah, questo poi sarà affar suo. Noi dobbiamo pensa-
re per noi: è già molto.»
In un moderno impianto generatore di vapore con
turbine Parsons, il consumo di carbone per ogni caval-
lo-ora portato sull asse dell elica è di Kg. 1,5, il consumo
di nafta di Kg. da uno a uno e mezzo, secondo la classe
del combustibile. Per navi con motrici i detti consumi
salgono a ( ), per navi con Diesel scendono a ( ). Finora
non è stato possibile elettrificare le vie marittime, per le
gravi difficoltà tecniche che pare vi si frappongono, in
quei paraggi. D altra parte occorrono veicoli marittimi
«uti vehant», fra l altro, il frumento.
Quanto alle condutture terrestri, (nel caso che il no-
stro lettore si interessi dell argomento e desiderosi di
servirlo prontamente a | domicilio senza scartabellamen-
ti ulteriori) possiamo fornirgli i dati seguenti, sufficien-
temente aggiornati: (1924)
Un trasporto trifase di cinquantamila kilovvatt, effet-
tuato a centotrenta kilovolt, costa circa centosessanta
mila lire per kilometro in terreno di pianura (Lombar-
dia). La spesa è cosí distribuita: Rame tot. Ferro dei so-
stegni ( ) Isolatori ( ) Blocchi in calcestruzzo ( ) Ammini-
strazione, progetto, espropri e spese generali: tot.
La generazione in buona centrale elettrica (valle ripi-
da e corta, portata con buon diagramma, serbatoio rego-
latore, ecc.) può costare ( )
La distribuzione implica pure spese notevoli.
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Carlo Emilio Gadda - Racconto italiano di ignoto del novecento
Per quanto concerne l elettrificazione
Il calcolo di una conduttura trifase si eseguisce me-
diante abbachi od anche originalmente con semplici si-
stemi di equazioni binominali.
I coeffcienti reali figurano le resistenze o(h)miche, i
coefficenti immaginari le reattanze o resistenze induttive
della linea. L argomento complesso della radice figura
l impedenza della linea, mentre l anomalia simboleggia
l angolo di fase. Le funzioni circolari di quest angolo de-
terminano il cosiddetto «cos f», il quale interessa nei cal-
coli e nelle previsioni di rendimento.
Le magagne del cos f si guariscono inserendo nel cir-
cuito, alle stazioni ricevitrici, degli alternatori che girano
a vuoto e che si sovreccitano. In tali condizioni essi for-
niscono le cosí dette correnti dewattate in anticipo che,
unitamente alle correnti derivanti dalla capacitanza del-
la linea, servono a migliorare il fattore di potenza.
Qualora la linea sia in tensione a vuoto si manifesta in
essa la curiosità Ferranti, che consiste in una sovraten-
sione della ricevitrice rispetto alla generatrice. Questo [ Pobierz całość w formacie PDF ]

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